È vero che le fibre aiutano il transito intestinale, ma è pur vero che mangiarne troppe causa l’effetto opposto.
Chi soffre di stitichezza potrebbe essere portato a pensare che riempire lo stomaco di insalate, frutta e verdura faccia bene. Si sa, le verdure contengono fibre e queste aiutano ad “andare di corpo”. Questo fatto può condurre a commettere l’errore di abbuffarsi di insalata come rimedio alla stitichezza. Sbagliato sostengono gli esperti.
Bisogna mangiare le fibre nelle giuste dosi.
Chi soffre di stitichezza e gonfiore non deve esagerare con frutta e verdura perché le fibre attivano dei processi di fermentazione. Le fibre inoltre, compattano le feci aggravando il problema.
Non tutti gli stitici sono uguali,
Esistono diversi tipi di stitichezza.
« Un primo tipo viene definito “inerzia del colon”. Ovvero un intestino pigro, che si contrae in maniera molto lenta. Le parti di cibo che non vengono digerite stazionano per ore nell’intestino crasso, l’ultimo tratto, in cui si assorbono acqua e micronutrienti e in cui si eliminano con l’evacuazione i prodotti di scarto. Ma se il movimento dell’intestino è troppo lento, i residui alimentari si fermano a lungo, l’acqua viene assorbita più del dovuto e le feci sono dure. È la stipsi. »
Così come ci spiega Silvio Danese, direttore dell’Unità Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva dell’IRCCS Ospedale San Raffaele nel suo libro “La pancia lo sa” (Sonzogno, 2020).
« In altri pazienti l’origine del problema non è questa. Accade – sottolinea ancora – che, nella parte finale dell’apparato digerente, tutti i muscoli della pelvi dedicati all’atto della defecazione non si comportino in maniera sinergica. Non sono coordinati. In altre circostanze ancora possono essere presenti entrambe le condizioni. Mentre la causa delle difficoltà ad andare di corpo – conclude l’esperto – non è ancora ben nota nella sindrome del colon irritabile. »