Dal 15 ottobre il green pass diventa obbligatorio per tutti i lavoratori, pubblici e privati.
Il green pass sarà obbligatorio in tutti i luoghi di lavoro, fabbriche, uffici, studi ecc. É stato deciso dal consiglio dei ministri con il decreto legge il 16 settembre. Chi non presenta il green pass in azienda subisce la sospensione dello stipendio dal primo giorno. Se l’impresa ha meno di 15 dipendenti la sospensione scatta dal quinto giorno. Una mossa dura per far aumentare il numero di vaccinati in vista dell’inverno.
L’obbligo vale per tutti, nessuno escluso
L’obbligo vale anche per le autorità, le istituzioni e i politici. Vale per i magistrati, i militari, gli avvocati. Vale per tutte le partite iva, studi professionali e fornitori. Se in casa arriva un idraulico o un elettricista o qualsiasi altro tecnico per una riparazione non vi è alcun obbligo di controllare se ha il certificato.
I minori di 12 anni sono esclusi
I minori di 12 anni non devono avere il green pass perché sono esclusi dalla campagna vaccinale.
La sospensione dello stipendio
Per i dipendenti pubblici scatta dal primo giorno in cui si presentano senza certificazione verde. Non ci sono conseguenze disciplinari.
Per i dipendenti privati che arrivano sul posto di lavoro senza green pass scatta dal primo giorno. Per i lavoratori delle imprese con meno di 15 dipendenti scatta dal quinto giorno, per un massimo di 10 giorni e comunque non oltre il 31 dicembre 2021. In questo caso il datore di lavoro può sostituirlo assumendone uno nuovo per la durata dei giorni (massimo 10) della sospensione.
Per quanto tempo vale il green pass?
Per chi ha completato il ciclo di vaccinazione (anche Johnson & Johnson a dose unica) vale un anno dalla data dell’ultima dose.
Chi è guarito dal covid e ha fatto la prima dose ottiene subito il green pass senza fare la seconda dose. Chi ha fatto solamente la prima dose ottiene il green pass dopo 15 giorni.
Chi controlla?
Il datore di lavoro, pubblico e privato deve controllare il rispetto della legge. Per chi viene sorpreso senza green pass sono previste multe da 600 a 1.500 euro, per i datori di lavoro che non verificano il rispetto delle regole sono previste sanzioni da 400 a 1.000 euro.
Chi falsifica la certificazione rischia la reclusione da sei mesi a tre anni. Chi invece usa un certificato falso (senza averlo creato) commette comunque reato ma le pene sono ridotte di un terzo.