Per qualcuno è il cane, per qualcun altro il gatto. Esiste un motivo per cui sentiamo questo bisogno.
Sicuramente durante il lock down la presenza degli animali in famiglia è aumentata di molto. In Italia ci sono oltre 60 milioni di animali da compagnia, l’equivalente della popolazione italiana. Praticamente è come se ci fosse un animale per ogni persona. Secondo una ricerca della Federchimica Aisa (Associazione nazionale imprese salute animale) un italiano su due ha almeno un animale a casa, molti di questi entrati in casa proprio durante il lock down.
Il più amato è il cane
Come potevamo già immaginare, l’animale più desiderato è il cane. Al secondo posto il gatto e altri “pet” non tradizionali. Per essere precisi, tra gli intervistati, il 62 % ha un cane, il 55% ha un gatto e il 27 % ha un animale tra pesci, volatili, roditori, serpenti e iguane.
Un desiderio innato
Secondo l’etologo Roberto Marchesini
« L’essere umano nasce con un forte desiderio di relazione con gli animali. Basti pensare ai bambini. Gli animali compaiono nei fumetti, nelle fiabe, nei giocattoli e da adolescenti i supereroi hanno di nuovo caratteristiche animali come Batman o Spider-Man. Tutto questo ci fa capire che l’essere umano è affascinato dal mondo animale. E quindi forse in questo periodo semplicemente c’è un maggior interesse verso l’aspetto affettivo, forse ricerchiamo negli animali qualcosa che non abbiamo e che ci manca ».

Lo conferma anche il sondaggio, le persone che cercano compagnia sono propense ad adottare o comprare un animale domestico. Tendenza che è aumentata durante la pandemia. Per il 90% degli intervistati infatti, la compagnia del proprio animale è stato un valido supporto psicologico e di supporto allo sviluppo dei propri figli.
Rischi per la salute del’uomo
Una questione molto discussa riguarda il rischio di contrarre infezioni proprio in seguito alla convivenza con un animale domestico. Chi non ha mai avuto un animale domestico afferma siasia fondamentale scegliere in casa degli spazi dove far mangiare gli animali separati ad esempio dalla cucina dove mangiano i padroni, lo stesso vale per il luogo in cui dormono. Chi possiede un animale invece la pensa diversamente, l’87% degli intervistati crede che la convivenza con gli animali aiuti a rafforzare il sistema immunitario. La scienza ci dice che la maggior parte dei virus e dei batteri che infettano gli animali non infettano anche l’uomo, attenzione però non tutti. Alcuni possono infettare anche l’uomo.
Google non è un veterinario
Spesso i proprietari degli animali si fanno aiutare da internet per risolvere i problemi dei loro amici pelosi. Secondo il dottor Marco Melosi, presidente dell’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani (Anmvi)
« È sempre importante, e ci tengo a sottolinearlo, non ricorrere al fai da te o a consigli non professionali trovati su internet ».
e riguardo gli animali meno diffusi come roditori e conigli aggiunge
« Vorrei rivolgere le stesse raccomandazioni a tutti coloro che hanno deciso di adottare un animale da compagnia non tradizionale. Un coniglio o un roditore per esempio. La medicina veterinaria è ormai molto avanzata anche nel trattamento di queste specie ».