Buone notizie per le pazienti che hanno avuto un carcinoma mammario triplo negativo e sono a rischio recidiva: negli Stati Uniti, hanno annunciato di aver avviato, lo scorso mese di ottobre, la prima sperimentazione clinica per testare un vaccino sviluppato contro il tumore al seno.
Alla sperimentazione parteciperanno tra le 18 e 24 pazienti che hanno già sviluppato il tumore in precedenza e che potrebbero essere soggette a recidive. Se i risultati saranno quelli attesi, i ricercatori sperano, in futuro, di somministrare il vaccino anche a persone sane ad alto rischio di tumore al seno, come chi possiede la mutazione a carico del gene Brca1.
Il Dottor Vincent Tuohy della Cleveland Clinic (USA) Il Dottor G. Thomas Budd della Cleveland Clinic (USA)
Il tumore al seno triplo negativo rappresenta circa il 12-15% di tutti i tumori al seno ed è la sua forma più aggressiva: spesso chi ne è colpito possiede una prognosi infausta. Questo tipo di carcinoma mammario solitamente colpisce le donne di età inferiore ai 50 anni ed è più comune tra le persone afroamericane (che hanno il doppio di probabilità di svilupparlo) e in quelle che presentano mutazioni a carico del gene Brca1.
Si chiama triplo negativo in quanto non presenta nessuno dei tre recettori che si trovano tipicamente sulla superficie delle cellule di altri tumori mammari e che di fatto rappresentano anche i bersagli per le terapie farmacologiche.
Lo studio statunitense includerà da 18 a 24 pazienti che sono state trattate per il carcinoma mammario triplo negativo negli ultimi tre anni. Il vaccino sarà somministrato in tre dosi, ciascuna a due settimane di distanza.